15 luglio 2008

Identità nascoste


Ieri sera ho parlato con Linus di questo blog. Non ho detto dov'è, non ho svelato l' indirizzo.
Ne ho solo parlato.
Forse per il troppo entusiasmo, forse per la fiducia che ripongo in lui o forse solo per condividere questa parte di me con qualcuno, per renderla un po' più reale.
Come sempre, essendo bastian contrario, è riuscito a far sembrare un po' una "vigliaccata" la mia PecoraRosa.
Ha insinuato dentro di me mille dubbi: perché ti nascondi dietro uno pseudonimo? perché non ti esponi in prima persona? ... vuoi raccontare i tuoi pensieri ma non mettendoci la faccia ... hai paura di essere giudicata? non vuoi che qualcuno che conosci legga i tuoi pensieri? e se ci capitasse per caso? li conoscerebbe lo stesso, solo che non li assocerebbe a te... fai due passi avanti e uno indietro ... insomma, ha scardinato, come sempre, le mie convinzioni.
CHE BORSA!!!!
Dopo una notte insonne, dopo un turbinio estenuante di pensieri ed emozioni, dopo attente valutazioni, ho deciso che non ho né scritto né detto nulla di cui vergognarmi e che (da cacasotto quale sono e che voi conoscete!) le possibilità che qualcuno che conosco capiti qui, si legga tutti i miei post e capisca chi sono, sono così remote che posso anche rischiare, per una volta!!!
Sono Silvia, ho 27 anni, vivo a Bologna e sono un disastro.
Che sono un disastro già lo sapevate, ma è sempre meglio ricordarvelo.
Scrivo qui, sulla mia pecorella, perché mi hanno detto che è terapeutico e perché riesco a scrivere facilmente ( e quanto pare mi riesce pure benino) mentre a parlare faccio una fatica disumana, anzi, direi proprio che sembro dislessica.
E' come se a voce non riuscissi a mettere in ordine i miei pensieri: li sento, so quello che devo dire e come dovrei dirlo ma poi, al dunque, non escono suoni dalla mia bocca. Una volta che ho espresso quello che sento non lo posso più correggere come invece posso fare in un post, non lo posso modificare, non riesco a renderlo migliore e più esplicativo e così, parlando, sembra che mi contraddica in continuazione. Non è così. O almeno non dovrebbe essere così.
Mi è successo tante volte che la voce mi si fermasse in gola e lì trovasse un muro invalicabile, impossibile da scavalcare se non a spizzichi e bocconi; questo mi capita perché sono un' impedita, un' insicura e perché ho paura da morire del giudizio e delle reazioni degli altri.
Rileggendo quello che ho appena scritto sembra che sia una disadattata... non lo sono, o almeno non in maniera così esponenziale (mamma mia, che paroloni che uso...)!
Giuro! Ci sono anche dei lati positivi nel mio carattere, ma non sono certo io a doverli elencare!
Ma, per la cornaca, sono moooolto modesta!!
Scherzi a parte, qui dentro leggete me, quello che sono e quello che sento.
Posso chiamarmi Sally o Silvia o in qualunque altro modo, ma sono sempre e solo io.
Allegra, triste, inkazzata, innamorata... ho tanti ritmi diversi, come in un tango un po' difficile da ballare, ma, alla fine, sono sempre IO e quando uno capisce il mio ritmo non ce n'è per nessuno!
Dopo questo delirio, buona giornata a tutti!
E abbiate pazienza con me...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non mi preoccuperei molto del parere del tuo Linus..sento odore di "curiosità molesta" nelle sue parole!
Io non ho detto quasi a nessuno che ho un piccolo blog,sebbene sia poco più di un mese che scriva, e continuerò a non farlo. E' un diario privato on line in fin dei conti, se ci accede uno sconosciuto non è un problema ma se è un amico o un parente..Be,allora è diverso! Ed è per questo che non siamo tenute a concedere le nostre "password" a destra e a manca. La fiducia va conquistata no?
Revenge