16 luglio 2008

Pensieri e parole


Ho deciso di pubblicare la lettera che scrissi a Linus a gennaio, dopo una furiosa litigata.
Come al solito, non riuscii a dirgli queste cose a voce e così gli scrissi.
Una lettera pietosa, scritta da una persona disperata, distrutta e in cerca di perdono.
Terrorizzata all' idea di perdere.
Perdere invece sarebbe stata la cosa migliore che mi potesse capitare, forse.
Da allora ho deciso che sarei mai più stata così a pezzi.
Sicuramente non è vero che sono così distaccata, anzi, direi il contrario, ma al cuor non si comanda, ma è sicuro che sono cambiata, so cosa aspettarmi da lui e cosa invece non potrò mai avere.
Dalrtronde i lieto fine non sono per tutte.

"Ciao Linus, dal momento che non so se avrò l'occasione (e il fisico visto l'attacco d'ansia di ieri) di chiarire tutto quello che è successo, provo almeno a scriverti.
Sono stata una cretina,infantile e imbecille,mi sono comportata come una ragazzina isterica.
So di aver creato da sola tutto questo,che è tutta colpa mia.
Mi rendo conto che non vuoi sentire né scuse né giustificazioni, ma vorrei che cercassi di capire almeno un po' la mia situazione: sono innamorata di te, per non dire altro, da tanto di quel tempo che non lo so più nemmeno io.Ho sperato, inizialmente, di poter smettere di sentirmi così,mi ero convinta che già la tua amicizia e il tuo rispetto fossero abbastanza per me. Poi è successo che io e te siamo stati assieme, tante volte, e ho iniziato a sognare,a credere,a sperare,a illudermi che, forse, ci potesse essere dell'altro tra noi...ed è proprio questo che mi lacera,il non sapere dove collocarmi nella tua vita.
Mi piace passare il mio tempo con te, fare parte della tua vita, sapere che ti succede a lavoro, cosa ti fa stare male, cercare in qualche modo di farti rilassare, farti pensare ad altro, presuntuosamente, farti stare bene; mi piace quando mi ascolti, tu che mi ascolti per davvero, mi dai consigli sinceri, sei mio amico, mi sei stato vicino nei momenti brutti, mi fai ridere, da morire, e riflettere... l'idea di perdere tutto questo mi spezza,mi uccide.
Ho sempre creduto che, a un certo punto, le lacrime finissero... ho sbagliato ancora. Ti possono sembrare lacrime di coccodrillo, ma non lo sono, pensi che la mia convinzione di amarti sia presunzione, ma non lo è.
Mi sembrava di impazzire, non sapevo che fare e mi sono sfogata, per non scoppiare.Ti ho ferito, tradito, detto cose orribili, di cui mi vergogno e che, oltretutto, non pensavo. Non serve a nulla dire che non volevo farlo, perché ormai l'ho fatto e conoscevo bene le conseguenze delle mie azioni...
Sabato, quando sei uscito con A., mi sono sentita morire, come se mi avessero trafitto il cuore.
Purtroppo per me, non so controllare le mie emozioni: c'era cattiveria dentro di me, rabbia, gelosia, frustrazione per non essere come lei, per non sentirmi all'altezza, c'era tristezza perché avrei voluto parlarti, spiegarti, ma non potevo farlo, tu eri con lei e io mi sono sentita una stupida, così stupida per aver creduto di essere speciale.
Quello che è successo dopo lo sai, ci siamo incontrati e mi sono comportata come una pazza, da cafona, da stronza, senza rispetto per te e per gli altri presenti.
Sto provando un dolore che non credevo fosse possibile provare, che vorrei poter ignorare, ma è troppo forte, non smette mai di essere lì. E' un dolore che toglie il fiato, devo concentrarmi sul respirare, tutto mi sembra vada a rallentatore, tutto è inutile e privo di interesse, ogni cosa mi nausea, ogni ricordo mi dà uno schiaffo, ogni pensiero mi lacera.
Da un lato mi dico che me lo sono meritata, che devo imparare a collegare il cervello alla bocca ma dall' altro mi dico che non è possibile, che non può essere vero, siamo persone intelligenti e ci chiariremo, tutto tornerà a posto... anche se non credo nelle favole, mi piace pensare che ci sia un lieto fine per questa situazione, per noi.
Spero tu abbia capito che ti ho scritto con il cuore in mano, per me scrivere è più intimo di fare sesso, è spogliarsi di fronte a qualcuno, lasciarsi guardare così, nudi e in piedi, piedi di difetti e di carne.

A presto..spero Sally"

A rileggerla mi darei degli schiaffi da sola... mi fa male stare a casa a pensare.

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