12 gennaio 2009

Pictures e chiacchiere

Buon pomeriggio!!!!
Non sono scomparsa, non mi hanno rapito, né, PURTROPPO, sono ripartita... sono solo state giornate deliranti!

Ma ogni promessa è debito e, che vi piaccia o no, inizio a raccontarvi un po' il super viaggio.

30 Dicembre 2008

Incontro ore 5 del mattino in aeroporto: avevamo dei sorrisi che non finivano più!

Il volo è andato benissimo, tutto puntuale, film carini, un sacco di risate e anche un po' di ninna.

Arrivo a Nuova York alle 12.30, sdoganamento (iniziato subito in simpatia con il poliziotto che ci ha chiesto come mai non fossimo sposati... vaaabbèèè), tassista finto che ci voleva fregare ma io, risoluta ed esperta, ho detto NO! Only yellow cab...

Saliamo sul nostro Taxi Giallo, con il nostro fischio collaudato, e ci siamo fatti portare a casa nostra: Park79, tra la 79 e Columbus. Durante il tragitto abbiamo visto le mini case prefabbricate della periferia fino al varco del ponte e poi... MANAHTTAN!!

Ammmmoreeeee...

Abbiamo immediatamente pagato l' hotel e ci siamo sistemati in camera, piccola ma molto carina. Bagno altrettanto piccolo ma mooolto pulito tutto bello nuovo. Abbiamo svuotato le valigie (io ci ho messo 5 minuti netti, Linus circa 2 ore...).

Puliti e profumati andiamo alla scoperta della città. La metro, che distava esattamente 2 minuti da casa, ci ha portato direttamente in Times Square: un mare di gente, un mare di poliziotti, un mare di negozi e tutti in fermento per i preparativi dell' ultimo dell' anno.

Ed è qui che ho ritrovato la mia città, tramite l' odore, che poi è l' odore di New York. Odore di cibo, ovunque e comunque. Non può non venirti fame e noi, nonostante il freddo polare, abbiamo ceduto.

Due HotDog, a testa, comprati dal baracchino... tanto squisiti quanto indigeribili.

MA CHISSENEFREGA!!!!

Dopo questa passeggiata ci siamo mossi per andare a ritirare i biglietti per l' ultimo dell' anno.

Distinguiamo il luogo dalla fila: kilometrica!

Noi, in fase digestiva e mezzi assiderati, ci mettiamo al nostro posto e aspettiamo, guardandoci in giro curiosissimi.

Tanti bei giovani che, come noi, erano tutti eccitati per l' ultimo dell' anno, qualunque fosse la loro festa.

Dopo un' ora riusciamo ad entrare e a ritirare i nostri super UltraVip tickets... che belli!!!

Un po' stanchi e un po' provati dal freddo decidiamo di andare a collassare a letto.

... più o meno ...


31 Dicembre 2008

Sveglia all'alba a causa del fuso.

Lavati e vestiti scendiamo a cercare un bar per la colazione.

Prima di tutto veniamo travolti dal gelo, un gelo terribile (d' altronde Tatyana di Weather Channel, da Boston, ce l'aveva tirata, dicendo che sarebbe stato il capodanno più freddo dal 1939 a NYC... mannaggia a lei e alle sue gufate...)

Ma non ci scoraggiamo, anzi!

Proprio dietro l' angolo c'è un amore di caffè: Coffee World.

Sarà la nostra "mamma" per tutta la vacanza, fornendoci la nostra colazione fissa: cappuccino small size e 2 brioches giganti e squisite... BUONEEEE!

Rifocillati voliamo alla metro e andiamo alla volta della Fifth Avenue.

Una meraviglia di colori e luci!

... indescrivibile... vetrine addobbate in maniera fantastica, luci che ricoprivano interi palazzi, ghirlande enormi ovunque, alberi di Natale in ogni angolo... quasi quasi piangevo!

Anche Linus era a bocca aperta. Era appena arrivato e già si era innamorato!

Andiamo al Rockfeller Center e decidiamo di salire sul

TOP OF THE ROCK

Il tempo, come potete vedere, non prometteva niente di buono, ma la vista era ugualmente da togliere il fiato!!

Ecco il mitico Empire State Building, non male eh???





Lì in mezzo, piccolina piccolina, ecco spuntare la Signora della città: la Statua della Libertà.




Questi sono i giardini del Rockfeller Center, tutti vesiti a Natale e, sullo sfondo, il meraviglioso Christmas Tree, alto 20 metri e ricoperto di milioni di lucette colorate.
Segnalo, per la cronaca, che stava nevicando!
Che cosa romantica...


Qui sotto due perle del Lurido, locale così soprannominato per la pulizia, per la cortesia e per la qualità dei cibi offerti...
Questo qua sotto era vomito, che veniva offerto insieme a senape, sale e pepe, in un simpatico contenitore d' acciaio.


Queste, che sembrano gamberetti o anelli di totano fritti, in realtà sono Curly Cips.
Buone ma veramente pesanti...
Io le ho mangiate insime a un mini toast (era open american bread ma il cameriere ci ha ordinato di prenderlo closed...) con bacon e american cheese, di quel bel colore giallo trangenico.
Linus, premuroso, mi guarda e mi dice: ma non sarà un po' poco???
Tenero..
Ingenuo...
Ho dovuto spiegargli che le proprietà chimiche di questo panino lo rendevano più simile a una parmigiana.
O al cemento armato...
Al momeno del dolce chiedimo al nostro cameriere, che avrà avuto 75 anni per gamba e il morbo di parkinson, io una apple pie e Linus una lemmon pie.
A me è arrivata una cherry pie ripiena di blob rosso appiccicoso e con il sapore di dixan liquido e a Linus è arrivata una montagna di panna con sotto della crema gialla fosforescente al limone.
Almeno la sua era buona!!

Facciamo un po' di giretti per negozi sulla fifth avenue e poi, dopo un buon the caldo con i cookies, andiamo a casa e iniziamo a preparaci per la mega festa!!
Non per vantarmi, ma ero bellissima.
O almeno lo era il mio super vestito!!
Linus faceva anche lui la sua porca figura, con la bellissima cravatta che gli ho regalato.
Alle 20.30 arriviamo da Cipriani sulla 42nd.
Ingresso previsto ore 21.
Dopo aver sbagliato fila per un paio di volte finalmente ci incanaliamo in quella giusta e... iniziamo a morire di freddo.
Non sto scherzando...
Io avevo le calze (fichissime, sottolineo, con la riga dietro... non so se mi spiego...) 20 denari.
Alle 21 meno 10 avevo già perso l' uso dei piedi.
E c'erano ragazze in sandali!
E senza calze!
Non ce ne siamo accorti, ma gli alieni sono già tra noi...
Alle 21 e 10 riusciamo finalmente ad entrare, smolliamo i cappotti e veniamo accompagnati al nostro tavolo, questo qui sotto:



Era un tavolo da 10, con noi c'erano una coppia sui 35 anni, una di ragazzi della nostra età e due ragazze mie coetanee della Virginia, simaticissime!
Il posto era qualcosa di meraviglioso: una ex banca, un salone enorme, soffitti alti 20 metri, tutto di marmo con colonne imponenti, soffitto a cassettoni e, al centro, avevano lasciato la struttura delle vecchie casse, tutte in ottone (un po' sul genere della banca del Signor Banks di Mary Poppins): lì in mezzo avevano sistemato tutti i tavoli.
Che spettacolo!!
C' era tantissima gente, sia seduta sia in piedi, tutti giovani, tutti belli ed eleganti.
Ho anche compreso il vero senso dell' open bar: questi amrican guys/girls bevono come delle spugne, altrochè noi poveri mollaccioni italiani!
Questi bevono a oltranza e nessuno che accenni a sentirsi male!
Non sanno nemmeno cosa sono i bagni otturati!
Noi, fighetti dell' UltraVip Ticket, non dovevamo fare la fila per andare a prendere da bere; avevamo l' adorato Paolo, il nostro cameriere, che non mancava mai di portarci due calici di vino, biano e rosso, ogni volta che eravamo a secco!
Senza nemmeno chiedere... giochino mooolto pericoloso.
Infatti, dato che né io né Linus siamo americani, siamo arrivati alla fine della serata "leggermente" storti.
Abbiamo fatto un calcolo del tipo 10 bicchieri di vino a testa, mezza bottiglia di champagne a cranio e due birre per uno... siamo troppo dei dilettanti!








C' era il moroso di Carmen, la prezzemolina di Cipriani (lei ha l'abito nero e viola e lui è quello di spalle), che, nonostante l' immane quantità di super alcolici bevuti (ma immane seriamente...), non ha ha fatto una piega.
A parte l' occhio ispiritato, stava benissimo.
Noi due invece avevamo parecchie difficoltà a stare dritti.
Per festeggiare il 2009 ho anche commesso un furto, sicuramente per colpa del tasso alcolemico: ho rubato uno stricchetto da smoking, di Giorgio Armani Collection, che qualcuno aveva appoggiato sul nostro tavolo...
Che ragazzaccia!


Alle 3, felici come delle pasque, alticci e barcollanti, siamo saliti sul taxi e siamo tornati a casa.
Dove ho dato un senso alle mie bellissime coulotte di pizzo rosso.
;-P
1 gennaio 2009

Sempre grazie al fuso, nonostante la nottata brava, ci siamo svegliati abbastanza presto.
Traballanti, con un mal di testa terribile, siamo andati al nostro caffè a rimpinzarci e a drogarci di moment act.
Era una giornata bellissima: un cielo azzurro e un sole che si faceva fatica a stare con gli occhi aperti.
Piccolo particolare: - 10 gradi.
AIUTOOOOO!!!
Decidiamo di andare a visitare il nostro museo dirimpettaio: l' American Museum of Natural History.
Noi, in 6 ore siamo riusciti a vedere praticamente solo il piano dei dinosauri, un po' perchè andavamo piano e un po' perchè eravamo i più idioti.
Abbiamo fatto una serie di foto che nemmeno i ragazzini delle medie oserebbero fare...
Alle 14 pausa pranzo alla mensa del museo.
Abbiamo mangiato un sacco di roba e tutta altamente indigeribile.
Sarà stata la stanchezza o sarà stata la digestione, fatto sta che non so come né perchè abbiamo iniziato a ridere, ma a ridere così tanto e di gusto, che tutti ci guardavano e ridevano con noi (o di noi, più probabilmente...), c'è un video che più lo rivedo più ci piango dietro!
Mamma mia...
Che gusto!


Qui un po' di Educational Channel con qualche tristissimo tentativo di foto artistica di spaventosissimi scheletri.






Questo qua sotto mi fa morire dal ridere... sembra una pecora invece di un armadillo!!!

Abbiamo anche visto la sezione Lizard and Snake.
Erano tutti vivi!
Che impressione...
Alle cinque ci hanno lettralmente sbattuto fuori dal museo, al freddo e al gelo!
Per riscaldarci siamo andati al Caffè Frida (http://www.cafefrida.com/Home.htm) a farci una sangria, giusto per non perdere l' abitudine...
Alle 18,30 ci siamo guardati nelle palle degli occhi e ci siamo detti: andiamo un attimo in albergo a cambiarci e poi usciamo a vedere la movida Newyorkese!
Non siamo più usciti di camera fino alla mattina dopo alle 8...
Che gioventù bruciata!!!
Domani provvederò con la cronaca dei giorni successivi.
Mi spiace per voi!!!

2 commenti:

GlitterVictim ha detto...

WOWOWOWOWOWOW!!!

Ragazzaccia, l'avrei messo in borsetta anch'io in gadget di Armani lasciato sul tavolo da un distratto newyorkese.

Bellissime le pictures, adoro!

SerialLicker ha detto...

cazzarola, sei troppo efficiente come narratrice di viaggi...
sugli hot dogs, lo sai che esiste una guida sicuramente newyorkese (ma credo che esista anche la versione mondiale) per trovare il miglior street food della grande mela?
sulla notte-dopo-il-megaparty, invece, credo che la frase "ho dato un senso alle mie bellissime coulotte di pizzo rosso" sia una perla... eheheheh