14 gennaio 2009

More NYC!

Ecco qualche altro miliardo di pallosissime foto americane!
E anche miliardi di miei pallosissimi commenti...
Mi fate un po' pena a dovermi sopportare!


2 gennaio 2009
Sveglia all' alba se non prima, dopo aver bene o male riposato dalle 18.30 del giorno prima.
Alle 8 siamo già colazionati e pronti a salire sull' ormai abituale metro.
Direzione: Canal Street, la strada che divide grosso modo China Town da Little Italy (o almeno da quel poco che rimane di casa nostra).
Quando arriviamo nella zona gialla è tutto ancora chiuso.
MANNAGGIA!
Non sono riuscita a fare vedere a Linus che bolgia sia la Cina della Big Apple: anatre laccate appese in ogni dove, pesce e altri strani alimenti essiccati, bolse false, olologi falsi, di tutto di più!
Attraversiamo una strada, giriamo un angolo e TADA'A'A'A'!
Ecco spuntare Padre Pio!
Siamo ufficialmente a casa...




Ecco un bell' esempio di spirito patriottico.

Potremmo promuovere anche qui da noi l' idea di dipingere i palazzi con i colori nazionali!



Siamo sempre i soliti espansivi noi!
Che carinoni...


Erano le 10 di mattina, avevamo mangiato ciascuno due cornetti abnormi, ma a leggere di tutti sti cibi invitanti ci stava venendo una fame...



Le "smoked mozzarella" sono le migliori...

Gira che ti gira, parla di lasagne, spaghetti Bologna, polpette parmiggiana, non abbiamo resistito e, varcati i confini di Soho, ci intrufoliamo in questo posto fantastico: Balthazar (http://www.balthazarny.com/) e colpiamo: due cioccolate in tazza, un chocolate bread eun pain au chocolat.
E' proprio vero che ad andare con lo zoppo si impara a zoppicare: abbiamo già fatto nostre le abitudini almentari di questi marziani!!



Facciamo qualche altro passo e ci ritroviamo nel FlatIron district dove, ovviamente, c'è il FlatIron Building, il famosissimo ferro da stiro di New York: che spettacolo!
Regaz, tirava un vento, ma un vento...
E c'era un freddo...
Io avevo gli scalda mani (quell' aggeggio meraviglioso tipo il ghiaccio secco ma al contrario) e me lo spalmavo sulla faccia, in cerca di un po' di tepore.
Temperatura: meno 10
Vento: a busso!

Un altro giretto, rimpinzati a puntino, e ci ritroviamo a Wall Street!
Un viuzza relativamente piccolina e silenziosa eppure... è proprio qui che si fanno i veri money.
Beati loro!

Qui George Washington, dallo stesso luogo da cui parlò per la prima volta come presidente USA, veglia sui soldi dei piccoli americani.


Ground Zero.









Fatto un passaggio lampo dall' albergo per doccia e cambio di dress riprendiamo la metro e ci dirigiamo nel Midtown e più precisamente alla Grand Central Terminal, la stazione di NYC.




Non somiglia molto a quella di Bologna.
Veramente non assomiglia a nessuna stazione italiana: non ci sono barboni, non c' è puzza di pipì, non ci sono Punk - a - bestia... sembra di stare in banca!
Il soffitto è tutto affrescato, con i segni zodiacali dipinti sopra.
E tutto intorno, sulle terrazze, ci sono locali bellissimi.
Noi ci fermiamo a mangiare qui, alla Michael Jordan' s Steak House (http://www.theglaziergroup.com/restaurants/michaeljordan/).
Bel posto!
Buona ciccia!
Buona birra!
Ma...
Ma dato che questo bel clima caraibico mi aveva "leggermente" colpito (naso gocciolante e tappatissimo), appena seduta a tavola prendo un Actigrip.
Stupida, stupida, stupida Sally!
Actigrip + birra= impossibilità di tenere gli occhi aperti.
Ma sul serio!
Sembravo una drogata in fattanza.
Linus che si sbellicava dalle risate, io che facevo fatica a tagliare la carne dall' abbiocco che mi era sceso...
Ma vi pare??

Sono a mangiare in un bellissimo posto, a New York, con Linus e io mi addormento.
Sono troppo la più sfigata!
Alla fine mi sono un po' ripresa, grazie ad un caffè doppio.
E Linus si è continuato a sbellicare in quanto l' espresso doppio ha messo a dir poco in crisi la cameriera...


Finito di mangiare, usciamo ridendo a crepapelle e ci dirigiamo verso l' Empire state Building!
Vi dico solo che c'eravamo praticamente solo noi, un po' per il clima mite e un po' per l' ora tarda.
Niente fila, niente attesa ci prendiamo pure l' audio guida.
Una rompiballe italiana mi narra aneddoti sulla costruzione dello SkyLine Newyorkese (anche interessanti) e aneddoti sulla sua vita familiare (molto meno interessati), tipo suo figlio che era amico di un ragazzino ebreo e allora il sabato andava a casa sua ad accendergli la luce perchè lui, essendo giorno di festa, non poteva farlo, dove andava a mangiare, ci raccontava che Central Park non è un posto brutto e pericoloso -chi mai l' aveva pensato poi...-, tutte cose interessantissime insomma!




Le foto che vedete sono solo una piccola parte di quelle che abbiamo fatto, ma solo queste sono venute abbastanza bene.

All' 86esimo piano (l'ascensore fa 2 piani al secondo...), la brezza che tirava rendeva difficile stare fermi immobili per fare le foto in modalità notturna.

Io vi giuro, non ho mai avuto tanto freddo in vita mia.

MAI!

Ho fatto un rapido giro fuori, sbavando su questa città che pulsa e vive sempre, poi ho smollato la macchina fotografica ad sognante Linus (lui non aveva mai visto questa vista breathtaking) e lo seguivo da dentro, al caldo, dove cercavo di recuperare l' uso di piedi e gambe.

Per la cronaca, da vero fenomeno quale sono, ero in gonna jeans...

Lassamo perdere che è meglio!

Qui sotto il FlatIron Building che fa da spartiacque tra fiumi che sembrano di lava.


Lì in mezzo, solitaria e luminosa c'è Liberty Island, con la sua bella statuina.

Il Chruysler Building, con la sua punta a forma di radiatore.


Times Square, luminosissima anche da quassù!

Quello dorato è il Rockfeller Center, lì sotto stanno pattinando...



E così finiva anche questa giornata.
Anzi finiva con noi che guardavamo allibiti l'arresto i un ladro che fuggiva da supermercato.
Non scherzano mica tanto questi pulliziotti!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Che figata!

GlitterVictim ha detto...

Bellissime queste foto in notturna.
Complimenti!

fabio r. ha detto...

Wow...sono senza parole..... che voglia!

Tintarella di... Luna ha detto...

Ma io volevo una foto di te e Linus!!!Uff!!!!!

me, just an Italian man ha detto...

... Qualche annetto fa io mi sono sposato a Baltimora.. (Sì, io mi sono sposato a Baltimora, Maryland, USA e posso anche fare il fico.. ;-))
Mi avevano ovviamente accompagnato i miei genitori con alcuni parenti stretti. Alcuni giorni dopo l'evento, ci recammo in gruppo a New York, alloggiati al Marriott Hotel proprio sotto le twin towers.. (uh?)
Ok, il mì babbo, era per la prima volta nella sua vita nella grande mela.. già, dalla Maremma ai grattacieli..
lo osservavo mentre camminavamo per le strade di Manhattan.. era un pesce fuor d'acqua.. lui e la mì mamma stavano abbracciati e non si staccavano di un centimetro dalla comitiva. Ovviamente l'inglese era per loro un perfetto sconosciuto.
Io:"Allora babbo, che ne pensi di New York? non è meravigliosa?"
Mamma;"Ohhh! sono senza fiato!"
Babbo:"Mah!?! che c'è di così speciale? ci sono le case(?), le macchine(??) la gente che cammina.... le stesse cose che si vedono a Grosseto!!"
Io:"Noooo!! gasp!!"
Mamma:".. te sei proprio un poro gosto!! Perchè non ci sei rimasto a casa..."

:-P

SerialLicker ha detto...

sai cosa mi fa impazzire di 'sto post? il sapiente mix italiano-bolognese-inglisc del testo, che fa molto melting pot

(e l'aneddoto di MJAIM vale il prezzo delal connessione internet eheheheh)

GlitterVictim ha detto...

Oddio che ridere l'actigrip+birra mi sarebbe piaciuto vederti!